Byron Bay sulla cresta dell’onda - day 28

Byron Bay vi sveglia con il canto degli uccelli attorno a noi…..non abbiamo la certezza che siano solo uccelli, ma ci piace pensarlo! L’ Australia pullula di animali liberi di ogni specie, animali che noi siamo abituati aimè a vedere solo negli zoo o nelle case delle persone.

Dopo una colazione rifocillante partiamo nell’esplorazione della città.

Il nostro campeggio è un po’ più fuori rispetto a Byron e per arrivare in centro, Violetta ci fa compagnia.

Parcheggiamo lungo la Main Beach e immediatamente, come ormai ogni volta che i nostri occhi guardano l’oceano, ci perdiamo ad osservare i surfisti.

Un movimento ipnotico, l’attesa dell’onda perfetta, lo sforzo delle braccia per nuotare al largo e poi in pochi secondi l’adrenalina che sale per cavalcare l’onda giusta.

Non c’è distinzione di età, grandi e piccoli si divertono nelle stesse acque con passione e ostinazione.

Dopo questi attimi di ipnosi ci spostiamo Clarkes Beach, una spiaggia meno ventosa dove è possibile fare il bagno in acque tranquille.

Ci facciamo un super bagno e ci divertiamo con le sculture di sabbia poi dopo circa due ore torniamo da Violetta.

Il sole in Australia è molto forte e le spiagge non sono attrezzate con lettini e ombrelloni, per cui non è possibile stare più di due, tre ore sotto il sole senza bruciarsi o rovinarsi la pelle nonostante le alte protezioni solari messe.

Passiamo il pranzo e il pomeriggio in campeggio e all’ora del tramonto torniamo verso la Main Beach.

In spiaggia e sulle collinette sovrastanti si respira un’ atmosfera hippie e di pura magia.

Stendiamo il nostro telo mare e ci godiamo il tramonto tra i silenzi e le chiacchiere osservando le onde che si infrangono sulla spiaggia. La musica di sottofondo di due cantanti completa il quadro rendendo questo momento davvero perfetto.

Per la nostra piccola un tramonto a base di castelli di sabbia e nuove amicizie al parco giochi, la osserviamo mentre gioca e comunica il linguaggio dei bambini fatto di sorrisi, gesti gentili e versi in lingue con le quali solo loro sanno capirsi anche se vengono da parti del mondo diverse e lontanissime.

Byron Bay ci saluta lasciandoci un senso di pace e spensieratezza assoluto. Goderci questo oceano nel “dolce far niente” ci ha ricaricati e ci addormentiamo felici e grati per le emozioni provate.

Non nasciamo come amanti del mare quotidiano, ma queste giornate vissute in riva all’oceano ci hanno fatto davvero ricredere….mai dire mai nella vita….

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