Da Ho Chi Minh alla Terra dei Canguri senza passare dal via - day 17-21
Eccoci qui non ci avete visto ne sentito molto in questi ultimi giorni sia sui social che sul nostro blog e ora ci spieghiamo un po’ cosa è successo.
Siamo arrivati ad Ho Chi Minh, la città più grande del Vietnam, con un volo interno perché con gli altri mezzi non era proprio fattibile farlo. Sia con il bus che con il treno si parlava di 22 ore almeno di viaggio e così con meno di 50€ a testa e 1 ora e mezza di volo acquistiamo 3 biglietti.
Già alla partenza la nostra piccola non era super in forma e le si stava alzando la febbre ma arrivati ad Ho Chi Minh questa febbre ha deciso di alzarsi sempre di più facendoci prendere non pochi spaventi. Se non fosse scesa, la tappa in ospedale sarebbe stata d’obbligo ma poi ecco la comparsa delle placche, l’uso dell’antibiotico e un grande aiuto da due mamme speciali medico siamo riusciti ad uscire da questi giorni “caldi”.
La nostra magica Cloe è riuscita a ringraziarci per questi giorni in stanza in cui alternava momenti di gioco con mamma e papà.
Pensate che il viaggio ad Ho Chi Minh doveva essere un momento di divertimento unico per lei dal momento che volevamo portarla ad una parco acquatico enorme, allo zoo e giardino botanico, ma alla fine lei ha trovato il divertimento anche in questo, stare in una camera.
Noi invece un po’ meno, non ci sentiamo di raccontarvi nulla di questa città perché non l’abbiamo vissuta a pieno ne con lo stato d’animo giusto.
Quando uscivamo era solo per sfogare la tensione e le preoccupazioni per la nostra piccola e più che andare a zonzo di qua e di là non abbiamo fatto altro.
Quindi vi chiediamo scusa se in questi tre gironi non vi abbiamo portato un po’ in viaggio con noi ma vogliamo subito rimediare!!!!
Concludiamo la giornata ad Ho Chi Minh trascorrendo la giornata lentamente ed entrando in tutti i posti al coperto per rinfrescarci un po’.
Questa è per noi l’ultima giornata in Vietnam e alle 21.30 un aereo diretto ci porterà nella terra dei canguri, più precisamente a Sydney.
Non vi anticipiamo tutto quello che andremo a fare ma ci sarà sicuramente da emozionarsi e sorridere con noi.
L’arrivo a Sydney è un momento di vera emozione un po’ per tutti noi. Lo shock culturale è sicuramente forte, qui sei un numero e la vita scorre talmente veloce e c’è una multietnicità talmente elevata che capire chi vive qui o no è pressoché impossibile.
Veniamo subito colpiti dal silenzio e dal traffico inesistente che c’è qui. Ci troviamo a dormire in una delle zone più centrali di Sydney e qui tutti si muovono a piedi o con i bus che collegano benissimo tutta la città.
Sono le 10 del mattino qui ma per il nostro fuso è come se fossero le 7, Cloe ha dormito abbastanza in volo, ma noi siamo cotti e con le schiena a pezzi , la nostra fisicità ci butterebbe a letto, ma la voglia di scoprire la città è davvero forte e partiamo in direzione del Royal Botanic Garden.
Ovviamente come sempre accade veniamo attratti da mille altri posti. Cloe vede un presepe esterno e vuole fare la foto con l’asinello e poi si gira e parte verso l’ingresso della St Mary’s Cathedral e appena entra esclama “Mamma mia che prezioso qui!!!”. Era rimasta colpita dai numerosi addobbi di Natale che agghindavano la cattedrale….mai vista una cosa simile….!!!
Usciamo e ripartiamo in direzione giardino botanico, ma anche questa volta i drappi della ART GALLERY NSW ci fermano. L’ingresso è pure gratuito e decidiamo di farci un salto.
La mostra è grandissima e bellissima, 4 piani di opere d’arte di artisti più o meno conosciuti, installazioni moderne, cimeli antichi, un insieme di opere che rendono la mostra molto piacevole da visitare, ma ad un certo punto la stanchezza ha la meglio. Dentro l’Art Gallery ci sono quadri di Cezane, Renoir, Andy Warhol, De Chirico… insomma un paradiso per gli amanti dell’arte.
Torniamo in hotel o schiacciamo un pisolino al parco?
Beh ovviamente il Giardino Botanico ha la meglio, Cloe si diverte a preparare involtini vietnamiti e pozioni con erba e foglie e noi ci abbrustoliamo la faccia sotto un sole ventoso.
La siesta è stata rigenerante e andiamo alla scoperta di questo enorme polmone verde. Numerose specie di uccelli, una lucertola australiana e pesci volanti ci danno il benvenuto, qui gli animali convivono pacificamente con l’uomo sollazzandosi al sole con i loro piccoli teli mare.
Stiamo davvero bene, colline verdi e piccoli laghetti si affacciano in pieno oceano e ad un certo punto vediamo lei…..sua maestà la Sydney Opera House.
Una delle architetture più significative realizzate nel XX secolo che rappresenta un’icona non solo per la città di Sidney ma per tutta l’Australia. Questo bellissimo teatro è situato nella baia di Sidney dove arrivano navi e traghetti e con i suoi “guschi” a forma di vele sembra fondersi completamente all’ambiente che la circonda tale da sembrare una nave all’ingresso del porto.
Ovviamente ci facciamo un sacco di foto e dopo una passeggiata lungo oceano torniamo in stanza.
Un ultima tappa prima del ritorno in hotel è quella al supermercato, dopo 20 giorni di cibo orientale iniziamo ad avere le voglie da cibo e così mettiamo nel carrello vino, patatine, formaggio, affettati e un dolcino da fine cena perfetto.
Dove il cibo lo permette l’apericena in camera è diventato un rito da anni. Lo facciamo per rilassarci un po’ e per prenderci sopratutto un momento tutto nostro e con l’arrivo di Cloe, che fa il controllo qualità di ogni cosa durante l’allestimento del banchetto diventa tutto ancora più divertente.
Neanche il tempo di arrivare al dolce e la nostra piccola crolla nel letto sfinita dalla lunga e bellissima giornata appena passata. Noi ci versiamo un altro bicchiere di vino e ci godiamo il dolce nel silenzio della notte australiana.
Ci sentiamo delle formichine tra i grattacieli di questa gigantesca città, ma la voglia di continuare ad esplorare è sempre più grande!!! Piccoli passi per grandi scoperte.