Sulla Pacific Highway: da Port Macquaire a Byron Bay day 26 - 27
Il suono dei gabbiani, il frangersi delle onde e un dolce raggio di sole ci danno il buongiorno alle 5.30 del mattino.
Giusto il tempo di svegliarsi per bene, fare colazione e vestirsi che un mini temporale ci fa rimettere in viaggio senza la possibilità di fare due passi in spiaggia si Newcastle .
Questa mattina non ci sono tappe intermedie ma un unica destinazione, Port Macquaire, una città costiera del Nuovo Galles del Sud con chilometri di spiagge completamente diverse una dall’altra in grado di soddisfare qualunque esigenza.
Dopo 3 ore di strada, con una doccia rigenerante intermedia, parcheggiamo Violetta, su richiesta di Cloe, in riva al mare nella spiaggia principale.
Passiamo la giornata nel completo relax e dolce far niente. Ci godiamo i surfisti cavalcare le onde, lasciamo che l’oceano cancelli le nostre orme al nostro passaggio, facciamo castelli di sabbia e ci perdiamo in letture impegnative.
La giornata scorre piacevole senza ritmi scanditi, ognuno con i propri tempi fa ciò che si sente e questo ci rende sempre più felici.
Aperitivo vista mare per poi andare alla ricerca di un posticino per passare la notte.
La città è residenziale e i turisti sono pressoché australiani in vacanza. Ci sono pochi van in giro e non volendo passare la notte in un campeggio a pagamento è meglio spostarsi in un parcheggio un po’ più appartato per non dare troppo nell’occhio.
La mattina appena svegli ci spostiamo di nuovo fronte mare, alla nostra piccola piace mangiare e guardare l’oceano. Il parcheggio è già parecchio affollato, sono le 6 del mattino e decine di surfisti sono già a cavalcare le onde prima di recarsi a lavoro e noi con la tazza in mano aspettiamo l’onda perfetta per vederli surfare.
Lasciamo Port Macquaire e ci dirigiamo verso Byron Bay, ci sono quattro ore di strada e decidiamo di spezzare un po’ il viaggio con una tappa intermedia. Andiamo alla ricerca dei canguri alla Moone beach Nature Reserve, una riserva naturale in cui è possibile camminare, fare snorkelling, pescare, avvistare le balene e vedere i canguri in libertà.
Ci impegniamo un po’ a trovarla perché le indicazioni di Google non sono corrette, ma al nostro arrivo una bellissima spiaggia con piccole isolette ci da il benvenuto. Le spiaggie australiane continuano a meravigliarci per le loro varietà e bellezza e noi continuiamo a godercele. Dei canguri in libertà ci salutano lungo la strada e concludiamo la nostra gita con una pranzo sulla laguna piena di tane di paguri.
Lungo la strada per Byron Bay, il paesaggio cambia di continuo e giunti a destinazione cerchiamo un campeggio menzionato dalla nostra app Thl Roadtrip. Campeggiare gratuitamente è impossibile a Byron, ci sono divieti ovunque e andare in un campeggio a pagamento è l’unica soluzione. Scegliamo un campeggio family friendly con piscina, tappeti elastici e parchi giochi a 50€ a notte. Passeremo qui due notti, vogliamo goderci un po’ questa cittadina piena di famiglie, hippie e backpackers.
Neanche il tempo di arrivare che Cloe è già in piscina, la nostra piccola adora l’acqua ma essendo spesso ventoso fare un bagno nell’oceano non è sempre facile.
Dopo essere riusciti a tirarla fuori dalla piscina ci facciamo due passi nella spiaggia vicina al campeggio, tira un vento fortissimo, ci divertiamo a correre e lasciare le impronte nella sabbia che dopo poco vengono coperte, viviamo un senso di libertà immenso misto felicità, siamo entrando nel mood giusto per goderci Byron Bay.
Questa giornata ci ha stancato molto, ceniamo sul presto e ci addormentiamo nel calore della nostra Violetta con la voglia e la curiosità di scoprire cosa ci regalerà questo posto.
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